COATING

Da Amik una svolta per il comparto del COATING

ATTUALITÀ AZIENDE  Monica Trabucchi

Con 45 anni di onorata presenza sul mercato, Amik è un’azienda di caratura internazionale che ha il suo core business nell’importazione e nella distribuzione di prodotti chimici e materie prime per l’industria italiana in genere. Fondata dall’ingegner Alberto De Agazio, attuale presidente, ha basi operative in Francia, Germania, USA, Brasile e Cina (Hong Kong e Shanghai) e distribuisce i brand più prestigiosi della chimica mondiale.
Fin dall’inizio Amik si è posta sul mercato internazionale con solide radici piantate in Italia, ma con una forte vocazione all’internazionalità, una vocazione da società di trading che l’ha portata a conoscere il mercato e i suoi attori e ad acquisire infinita esperienza
nel settore acquisto e vendite. Gomma, plastica, fibra di vetro, poliuretano,plastificanti, alimentare,cosmetica, detergenza, trattamento
delle acque, tessile, coating: sono i comparti in cui si muove Amik, una
diversificazione strategica che ne ha rafforzato competenze e risorse
economiche.E come filo rosso? Approfondite ricerche di mercato e capillari analisi di prodotto che l’hanno resa un punto di riferimento sul mercato.
Oggi, con Nelson De Agazio come CEO operativamente coadiuvato da Francesco Nocella in qualità di CFO,unitamente ad un Mangement rinnovato, Amik muove un fatturato di circa 100 milioni di euro e nel palinsesto dei settori nei quali è operativa, il coating sta conoscendo un nuovo impulso.
Davide Dallegri ed Enrico Ancarani, rispettivamente sales manager e technical & marketing manager, coadiuvati per il settore BCI da Luciano
De Tomasi, sono gli artefici di questo nuovo percorso.

Quali sono state le valutazioni che vi hanno condotto a maturare questa nuova strategia di posizionamento di Amik sul mercato dei prodotti vernicianti? Davide Dallegri – Da sempre il settore del coating fa parte dei business di Amik ma,in pieno accordo con la proprietà, abbiamo valutato che fosse giunto il momento di dare un nuovo input a questo comparto, iniziando dalla sistematizzazione delle materie prime di cui l’azienda è già distributrice per poi approfondire la loro razionalizzazione, recepire le nuove istanze attraverso i principali driver del mercato, dell’industria e del coating e creare un nuovo posizionamento sul mercato. Per concretizzare questo processo abbiamo anche inserito, tra le professionalità già operative, una figura con competenza tecnica, quella di Enrico Ancarani, per aumentare ed enfatizzare la conoscenza delle materie prime destinate al coating con l’obiettivo di diventare consulenti oltre che fornitori per i nostri clienti.

Questo cambia il rapporto con i vostri fornitori… Enrico Ancarani – Esatto, questo è proprio l’altro aspetto con cui vogliamo connotare Amik. Noi siamo in grado di offrire, innanzitutto, consulenza e supporto ai nostri clienti in virtù del lavoro che sta a monte e che ci pone come “partner” dei nostri fornitori con la possibilità di proporci con i loro Trade Mark sul mercato e con l’esito di incrementare il nostro posizionamento. La selezione di produttori di materie prime è stata fatta con il criterio di condividere le nostre strategie, di avere in esclusiva distributiva alcu19 ne specialità e di attuare operazioni concrete con aziende già conosciute e accreditate, in grado di supportarci nell’attività commerciale.
I nostri fornitori hanno visto in Amik una volontà progettuale di crescita e
l’opportunità per entrare a far parte di un portafoglio di offerta selezionato e di qualità, con concrete possibilità di business.

La collocazione sul mercato che avete individuato per Amik è fondamentale per costruire un mercato virtuoso… Enrico Ancarani – Pensiamo che sia così perché selezionare fornitori di materie prime seri e competenti e distribuire a trasformatori altrettanto seri e competenti ci mette in condizione di superare le battaglie di prezzo, di presidiare e di concorrere a un processo di costruzione della qualità che ci vede in prima linea. Per costruire un mercato etico è indispensabile che gli operatori abbiano la stessa serietà, la stessa competenza e gli stessi obiettivi. Ed è altresì vero che un mercato virtuoso è fatto anzitutto di prodotti di qualità che i player devono essere in grado di riconoscere, selezionare, garantire e utilizzare nell’arco di tutta la filiera, in base alle normative vigenti e alle buone regole lavorative e d’impiego industriale.

Un obiettivo ambizioso che vi colloca in un punto strategico della catena di valore dell’approvvigionamento di materie prime… Davide Dallegri – Per un’azienda con la forza commerciale di Amik la massa critica del mercato è elemento acquisito: la differenza sta nel comprendere cosa ci sia dietro l’angolo, in che direzione vadano le esigenze dei consumatori e dei produttori e quali siano le tendenze che caratterizzano il mercato, tenendo conto delle evoluzioni legislative -dalle certificazioni, ai regolamenti e al complesso mondo dell’etichettatura-, delle situazioni contingenti -per esempio, della pandemia che è ancora presente- e delle macrotematiche di sensibilizzazione generale -come quella sempre più marcata della sostenibilità e dei prodotti green-. Dalla valutazione di queste variabili nasce la ricerca e la selezione di materie prime e preparati che abbiano valore aggiunto e che possano dare vita alla creazione di prodotti moderni e innovativi.

E cambia sostanzialmente anche il rapporto tra Amik e i suoi clienti finali… Enrico Ancarani – Vero anche questo. Fare cultura sulle materie prime e sull’incidenza che hanno sulla preparazione di un nuovo prodotto significa spostare l’attenzione del colorificio (produttore ndr) verso nuove formulazioni, più attuali, più sostenibili e più adatte a diversificare la sua offerta sul mercato. La nostra consulenza permette di dare risposte ai nuovi bisogni del consumatore e al sempre più spiccato orientamento verso i prodotti problem solving. Si tratta di essere fornitori di idee e di spunti, di dare continuità a un processo di crescita qualitativa del settore, dando vita a un allineamento costante tra proposte originali, miglioramento dell’esistente e soluzioni alternative.

A tal proposito è importante far sapere che abbiamo il progetto di costruire un laboratorio interno ad Amik, che ci consentirà di attestare in prima persona le caratteristiche delle materie prime di cui siamo distributori verificandone il relativo impiego. Inoltre, per rafforzare la nostra visione, abbiamo stretto una nuova partnership con uno dei principali produttori di apparecchiature di controllo, a ulteriore conferma della volontà di amplificare la nostra presenza sul mercato di riferimento.

A supporto di questa strategia avete deciso anche di implementare la comunicazione… Enrico Ancarani – Sì, il tutto parte dalla condivisione delle idee e delle strategie attraverso incontri del gruppo di lavoro volti ad attivare un confronto dinamico e costruttivo che delinei in modo proattivo le azioni da intraprendere e con quali priorità. La nostra visione deve essere assolutamente allineata sia con i fornitori che con i clienti per raccogliere le diverse istanze, al fine di proporre nuove idee e valutare nuove proposte che possano essere il filo conduttore che ci consenta di comunicare al mercato e ai nostri clienti, che sono al centro della nostra visione e rappresentano il nostro patrimonio! Siamo sicuri che al prodotto verniciante debba essere riconosciuta una maggiore dignità proprio perché fa parte di una catena virtuosa… e faremo di tutto per dimostrarlo! .